Un pomeriggio in vena di sperimentazioni, decido di fare questa ricetta che tenevo d’occhio da un po’, complice la seconda scorta di farina di carrube made in Bimby smerciata da mamma Rosalba.
La ricetta originale l’ho trovata qua, ma ho fatto un quarto delle dosi, cambiando anche le proporzioni tra farina bianca e farina di carrube, quindi ricapitolando ho usato:
per i Novecento:
150 g di Farina (ho usato il mix dolci Schaer)
150 g di Farina di carrube
125 g di burro di soya
80 g di zucchero a velo (meno, proprio non me la sentivo :D)
per la glassa all’arancia:
3 albumi
125 g di zucchero a velo
succo d’arancia
Ho lavorato il burro di soya (l’ho cercato per mari e per monti…è molto buono e gluten free!) a temperatura ambiente con lo zucchero e due cucchiai di cannella. Dopo, ho cominciato piano piano ad aggiungere le due farine. L’impasto diventa un po’ sbricioloso, e per fare questi strani biscottini bisogna lavorare un po’!
Non ho mai visto come vanno fatti, quindi me li sono immaginati nella forma in cui li vedete.
Li ho infornati nel forno caldo (210°), così come da ricetta, e nel frattempo ho preparato la glassa (che in realtà era praticamente meringa) montando gli albumi e aggiungendo alla fine qualche cucchiaiata di succo d’arancia.
A metà cottura (che è stata in totale di 15 minuti), ho aggiunto una cucchiaiata di questa simpatica meringhetta morbida, e ho abbassato un po’ la temperatura.
Sicuramente non sono come dovevano essere (ma chi li ha mai visti?), e probabilmente più che Novecento sono Ottocentocinquanta ma hanno avuto un grandissimo successo!
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