Tra le cose su cui sono nettamente ed inevitabilmente negata, c’è il friggere. Riesco a rovinare qualsiasi cosa vada fritta, e in generale preferisco il forno. Sarà anche che so che non fa benissimo, e quindi magari mi impegno poco o metto poco olio e….insomma, mi viene tutto una schifezza. Insomma, visto che le fritte
1 patata di media grandezza (circa 200 g)
300 g di mix di farine naturali senza glutine
Acqua tiepida (q.b.)
Lievito di birra (1/2 cubetto)
2/3 cucchiai di olio
Cannella
1 pizzico di sale
PS: Il mix di farine naturali è ereditato dal blog Uncuoredifarinasenzaglutine e si fa così: 290 g di farina di riso finissima, 80 di fecola di patate, 50 g di maizena o amido di tapioca.
Premesso che io avrei ovviamente fatto tutto nel Bimby, questa volta abbiamo voluto rendere l’impasto un gioco, per coinvolgere anche la Celiachinaperamore.
Il tutto è iniziato dalla patata, che ho cotto a vapore nel microonde. In realtà ne ho cotte due e ho fatto bene perchè appena la Pulce ha visto lo schiacciapatate che faceva i fili se n’è praticamente mangiata una intera…
Alla patata ben schiacciata, abbiamo aggiunto il mix di farine, e l’acqua tiepida in cui avevamo sciolto il lievito di birra. l’impasto è molto molle e appiccicoso ma è questo il divertimento, se si fa con i bambini! Nonna e nipote hanno effettivamente fatto un casino in cucina, e io non potevo fare altro che ridere e scattare una serie di foto da cui si potrebbe fare un libro dell’orrore per chi ama le cucine pulite.
Hanno ‘impastato’ dal basso verso l’alto e viceversa, perchè l’impasto deve riempirsi di aria.
Poi, quando siamo riuscite a togliere il tutto dalle manine sante di mia figlia, abbiamo messo a riposare per circa un’ora e mezza in un contenitore coperto da un canovaccio. Quando la teppista è andata a dormire, abbiamo fritto le frittelle in olio caldo, misurando la quantità con un cucchiaio. Una volta freddate (e vi assicuro che danno il meglio il giorno dopo, se sapete aspettare), passatele nello zucchero e nella cannella e GNAM!
Questa ricetta è stata fatta e fotografata per Prenatal, la trovate infatti anche qui