Era ora. Dopo mesi di osservazione, ho deciso di farlo anche io. La grande comunità senza glutine, sotto la sapiente guida di Olga del blog UnCuoreDiFarinaSenzaGlutine (impossibile che non lo conosciate, è pioniere praticamente in tutto), è passata quasi tutta dal lievito madre al li.co.li. , ovvero il lievito in coltura liquida.
Uno dei lati più positivi è che non ha bisogno della stessa manutenzione settimanale del lievito madre, ma è importante anche il fatto che si possa rinfrescare senza necessariamente aumentare di quantità (motivo per cui spesso mi capitava di regalare il lievito in eccesso).
Eccomi qui quindi, a trasformare geneticamente il mio Vyserion (il nome del mio lievito madre fatto a settembre con la macchina del pane, che trovate qui) in li.co.li. anche io.
Le istruzioni per fare questa modifica le trovate sul blog di Olga, a questo link, dove trovate anche diverse ricette con diverse farine, per cui troverete sicuramente quella che fa per voi!
La cosa interessante, in questo passaggio, è che Olga al primo rinfresco si può utilizzare il primo residuo per fare questo velocissimo pane in padella.
Il procedimento è estremamente semplice e senza necessità di quantità precise, in quanto vi servirà:
-quantità imprecisata (ovvero, quella che avete) di residuo di li.co.li. al primo rinfresco
-tanta farina per panificazione quanta ne serve per assorbire l’acqua (io ho usato il Nuovo Mix B di Schar)
-olio EVO q.b. per aiutare l’impasto e renderlo più elastico
Ho impastato in una scodella il li.co.li. e il Mix, inizialmente con il cucchiaio, in seguito a mano, formando delle palline liscissime e facili da spianare.
Le ho spianate con il mattarello e fatte a cerchi con un piattino, e le ho cotte sul testo romagnolo (originariamente comprato in una bancarella ma lo potete trovare anche qua). Si cuociono in 5 minuti, girandole una volta sola, e sono ottime sia fredde che calde!!
Adesso comincia la nuova fase di sperimentazione di questo lievito, mi preparo a panificare l’impossibile!!