
Le meringhe sono da sempre una mia fissazione….erano anche l’ingrediente principale della nostra torta nuziale gluten free!! Mi piace la meringa morbida e appiccicosa, che si scioglie in bocca diventando quasi caramello.
Questa ricetta fa parte dei miei amarcord, nello specifico risale proprio alla prima volta che ho mangiato questo tipo di meringa: mi trovavo a Dublino per le ricerche sulla mia tesi (sull’Ulisse di Joyce, per cui ci sono rimasta mesi e mesi) e Barbara, la mia padrona di casa (ormai diventata la seconda mamma) preparava nelle occasioni speciali questa splendida torta che io amavo alla follia. Non la mangiavo dal 97 insomma, e dopo aver avuto giorni fa un incontro ravvicinato con una meringa Merveilleux, con il Ciriaco che sbavava per l’invidia, ho deciso di farla, per me e per lui.
200 g di albumi a temperatura ambiente
200 g di zucchero a velo (io San Martino)
qualche goccia di limone
250 g di panna da montare (zuccheratela a piacere con zucchero a velo)
1 kiwi e 1 pera (ma potete usare la frutta che volete!)
Ho montato gli albumi a temperatura ambiente, aggiungendo la metà dello zucchero da subito. Una volta montati, ho aggiunto le gocce di limone e il resto dello zucchero mescolando dall’alto in basso per creare anche un po’ di aria. Dev’essere spumosissima!!!
Ho acceso il forno a 90° e sulla piastra del forno ricoperta di cartaforno ho creato due dischi di meringa (niente sac-a-poche, dev’essere ‘rustica’! Con la sac-a-poche ho invece fatto le meringhette singole che vedete nel collage.
Le meringhe a questa temperatura ci hanno messo 2 ore e mezza per cuocere, ma potete anche usare una temperatura un po’ più alta e farle dorare. Io le volevo bianche e soprattutto non avevo fretta quindi le ho anche lasciate asciugare un’altra oretta in forno.
Ho quindi preso la prima base e l’ho ricoperta di panna, poi di pezzettini di pera, poi di un altro strato di panna, poi di pezzettini di kiwi, di un altro strato di panna, e infine con il cappuccio, la seconda base di meringa. Leggera, direte voi.
E invece è proprio leggera ed impalpabile, la frutta stempera la panna ( parole del Ciriaco) e la meringa rende tutto più ‘fanciullesco’. Inoltre la storia vuole che sia stata creata in onore della ballerina Anna Pavlova, per celebrare proprio la sua leggerezza :D.
Vabbè, poche ciance: ce la siamo finita e ci siamo finiti anche le meringhette. Che bel momento zuccheroso!!!!!

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