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Voglia di coccole: Banana&Nut Pancakes al dulce de leche

Ci sono cose che, quando le vedo, devo avere immediatamente. Questa volta non si tratta nè di un tubino nè di un paio di t-bar shoes (cose a cui notoriamente non so dire di no), ma di una ricetta deliziosa della mia amata Laurel Evans (come nelle migliori tradizioni sin dalla scuola materna, lei non sa di essere amata da me).

Oggi è stata una giornata intensa (ho fatto un corso alla Croce Rossa particolarmente intenso emotivamente), ma soprattutto senza marito e senza Pulce (in giro con i nonni paterni per permettermi il corso di cui sopra)…insomma, ad un certo punto del pomeriggio mi mancavano veramente tanto e smanettando sul cellulare mi cade l’occhio su questa favolosa ricetta. Ho provato tante ricette di pancakes ma questa……..

….ragazzi, questa.

E’ il paradiso. Il paradiso con le banane. E io adoro le banane!

Se poi ci aggiungiamo il dulce de leche (ne ho trovato uno senza glutine yeaaahhhhh), è la quintessenza del paradiso con le banane. Ma bando alle ciance!

queste sono le sue dosi, per filo e per segno:

150 g di farina (io ho usato la farina di riso)
2 cucchiaini di zucchero
1/2  cucchiaino di sale
1/2 di un cucchiaino di lievito in polvere
1/2 di un cucchiaino di bicarbonato di soda
3 banane + 1
125 g di latte (ho usato quello di soya)
125 g di yogurt (ho usato lo  yomino di Pulce….alle banane guarda caso!)
1 cucchiaino di succo di limone
1 uovo
40 g di burro fuso
70 g di noci tritate e tostate (io le ho solo tritate, non le amo tostate)

Laurel fa il procedimento separato ma io come di mia consuetudine ho buttato tutto dentro il Bimby ma a velocità bassa (2) per un minutino, per non omogeinizzare troppo.

Ho quindi unto la padellina monodose di olio, ho cotto i pancake (me ne sono fatti due….) aggiungendo delle fettine di banana nella pastella e aspettando che il bordo si asciugasse e che facessero le bolle, e li ho impilati farcendo il tutto con il dulce de leche e guarnendo con le noci.

Questo perchè non amo lo sciroppo d’acero, e perchè per me i pancakes devono essere belli carichi!!!

L’accoppiata banana-dulce de leche è coccolosissima. Ne sono bastati solo due, non ci si crede :D!!!!

Ammerigamisenti (ancora): finto pollo fritto

Io ADORO il pollo. In tutte le versioni possibili e immaginabili. Una delle mie ricette preferite è sempre stato il pollo della zia…POI mi sono imbattuta in questa ricetta di Laurel Evans (che adoro, donna ammerigana dalle mille risorse) e credo che adesso questa ricetta pollesca sarà la mia preferita:

Trattasi di un finto pollo fritto (perchè fatto al forno), ma con la croccantezza degna di una rosticceria, e con ingrediente segreto (che ovviamente sto per svelarvi):

6 pezzi di pollo con osso

130 g di cornflakes senza glutine (io ho usato quelli di Cerealvit al riso e grano saraceno, ma l’originale di L.E. sarebbe di mais)

olio

sale

pepe

1 uovo

Facilissimo e velocissimo: si lava il pollo, si sala pepa e ‘aromatizza’ come si vuole (io in realtà ho messo anche poco poco curry). Poi si frullano i cornflakes in modo da farli diventare quasi una farina. Si batte un uovo con un cucchiaio di acqua.

Si passano i pezzi di pollo nell’uovo, poi nei corn flakes, e voilà in forno per 30 minuti circa, finchè non diventano croccanti e dorati.

La croccantezza di questo pollo è FAVOLOSA. Il sapore un po’ particolare del grano saraceno ha solo portato particolarità in più…il Ciriaco è rimasto basito da questo American Lunch (come vedete servito con purè e salsa barbecue :D), e anche la Pulce decadentata ne ha mangiato UNA COSCIA INTERA! Ma lei non fa testo, ha il mio dna.

Provatelo!! E diffondete il verbo!!!

Aspettando Natale: non si mangia ma rilassa molto!

Per chi non lo sapesse, sono in convalescenza da quasi un mese: un mese meno due giorni per l’esattezza. Non è stato un bel periodo ma fortunatamente (magari cerchiamo di non parlare troppo forte) pare che ci sia una luce in fondo al tunnel!!

Quindi, ho cucinato molto poco, anche perchè la mamma-cuoca-babysitter-infermiera-colf è stata a casa per oltre 4 settimane e io poco potevo fare, tra la sedia con le rotelle e le stampelle…

…però ho navigato molto, direi che ho circumnavigato il web facendo scoperte dell’America e dell’acqua calda e di uovi di Colombo: cercando idee per decorazioni natalizie childproof ho scoperto il WASHI TAPE. E’ stato subito amore! Ci si può fare qualunque cosa ed è superfacile da usare…quindi molto più accessibile di tante altre robe dove serve colla e strumenti complicati. Si può usare molto facilmente anche insieme ai bambini (e nonostante la giovane età della Pulce ci proverò nei prossimi giorni), e dà alle cose un’aria molto colorata e festosa!

Stamattina è finalmente arrivato il primo pacchetto di Washi e mi sono subito messa al lavoro: non so cosa ancora bene cosa ci farò ma sto già pensando alla tavola di Natale

…potrebbero essere segnaposto, o segnapietanze GLUTEN FREE….vedremo, vi farò sapere….

stay tuned!!

 

Nikon is back: Ravioli di mele e pecorino


L’era nera è finita: la mia Nikon è come nuova, anche se il tecnico guardando gli ammacconi sull’obiettivo ha sottolineato che la ‘vita intensa’ della mia macchina fotografica è un eufemismo…

Per festeggiare, ecco a voi la cosa più rilassante che ho fatto nell’ultimo mese: preparare questi ravioli, da sola in cucina, è stato meglio di un’ora di spa…se l’avessi saputo, li avrei preparati più spesso…forse sarei meno stressata.

Per circa 30 ravioli:

400 g di mix di farine naturali per pasta all’uovo

5 uova intere

Ho impastato tutto con il Bimby a velocità 3 per circa 30 secondi e poi a velocità impasto finchè non è diventata una palla. L’ho quindi avvolta nella pellicola e l’ho lasciata a riposare per circa mezz’ora. L’ho quindi spianata su un piano infarinato con il mattarello formando due quadrati della stessa grandezza.

Per il ripieno

2 mele golden

mezza cipolla grande

olio evo qb

sale

pepe

100 g di pecorino

50 g di parmigiano

Ho soffritto la cipolla finchè non si è ammorbidita, e ho aggiunto la mela sbucciata a pezzettini. Ho fatto rosolare ben bene e ho quindi aggiunto un po’ d’acqua. Ho lasciato cuocere a fuoco lento finchè il composto non si è dorato, e mentre era ancora caldo vi ho sciolto metà del pecorino grattugiato e un paio di cucchiaiate di parmigiano grattugiato. Ho salato e pepato.

Ho quindi, da manuale, poggiato le palline di questo composto sulla prima sfoglia di pasta, distanziandole bene. Ho bagnato la sfoglia di acqua prima, però….per far aderire bene la seconda sfoglia che ho posto poi sopra. Con le dita ho schiacciato bene i contorni di quelli che sarebbero stati i ravioli, e ho tagliato con la rotellina apposita.

Poi, uno per uno, ho rischiacciato bene i bordi….ero terrorizzata che si aprissero in cottura :D

Per il pesto di rucola:

80 g di rucola

80 ml di olio

1 spicchio di aglio

parmigiano q.b.

Ho frullato il tutto e ho creato la base di pesto sul piatto di portata. Ho fatto bollire i ravioli in acqua calda salata (li avevo fatti molto spessi quindi tempo di cottura interminabile nel mio caso vista anche la fame!) e li ho ripassati in olio e qualche cucchiaiata di ripieno avanzato, sciogliendovi sopra il pecorino rimasto.

Il pecorino e la mela sono un’ottima accoppiata, e io sono molto soddisfatta dei primi ravioli della mia vita: non se n’è aperto neanche uno!!!

e…..bentornata Nikon, ti lovvo!!!!

 

 

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