febbraio 2013 archive

Chi c’è in edicola? Ops ma sono io! Intervista su Celiachia Oggi di Marzo

Quando la Redazione di Celiachia Oggi mi ha contattato per un’intervista mi sono chiesta perchè proprio io e il mio blog, con tutti i blog GF fighissimi che ci sono in giro…e la mia domanda è rimasta ancora senza risposta :D!!
In ogni caso, in questa intervista credo che trovino voce un po’ tutti i celiaci ‘per amore’: quelli che si ritrovano a vivere una vita da celiaco senza esserlo, perchè la casa ad un certo punto diventa chiusa al glutine e l’amore per il proprio compagno trasforma il modo di cucinare e di viaggiare e di andare a cena fuori.
Quindi questa intervista è dedicata a mogli compagne ma anche mamme celiache per amore: ricordatevi che non siete sole…per ogni celiaco ce n’è almeno una!!!
Il numero è quello di Marzo/Aprile, in edicola nei primi giorni di Marzo. Ci vediamo in edicola, ma qui trovate l’anteprima :)

il Link all’intervista su Celiachia Oggi lo trovate QUI 

L’ultima ricetta prima del nulla: il Timballo light alla nduja



Questa ricetta è stata creata per due motivi: sfamare la Tito Family (Tito è l’amichetto di yoga prenatale di Pulce) e salutare i carboidrati per un po’, visto che il giorno dopo avrei iniziato una dieta drastica ancora in corso.
Un po’è stata ‘colpa’ del contest  che mi ha fatto venire voglia di un timballo pieno di roba….ma allo stesso tempo leggero. Quindi ho usato:

Per il sugo:
300 g di polpa di pomodoro
Una fetta di nduja (unico ingrediente nn leggero, lo ammetto: la marca MADEO è senza glutine)
Cipolla
Sale

Per il ripieno:
1 melanzana affettata e cotta al vapore
1 uovo sodo sbriciolato
1 piatto di scarola bollita
100 g di petto di prosciutto cotto (io uso rovagnati)
1 mozzarella a tocchetti
Qualche cucchiaio di parmigiano
4 cucchiai di piselli cotti

Il sugo è lo stesso dei Supplì alla nduja, fatti lo stesso giorno: sugo semplicissimo ma usando nel soffritto la fettina di nduja, lasciandola sciogliere completamente.
Con il sugo si condisce il riso, e si aggiunge il parmigiano.
Si fodera poi la teglia con le fette di melanzana, e si ricopre di riso. A metà, si aggiunge uno strato per ingrediente e si richiude con il riso.
Non ho messo uovo per legare xkè ho usato riso per risotti che si è tenuto insieme molto bene. Ho messo in forno per una mezz’oretta finché non si è abbrustolito ben bene sopra. Ovviamente si rigira et voilà, ecco l’effetto della foto in basso!
La particolarità di questi ingredienti è data dalla nduja e dalla scarola, con cui tutto si fa tranne che riempire la pasta: l’effetto sul sapore a me è piaciuto tantissimo…..e mi è parso di capire anche agli ospiti! !! Ovviamente, finito! !! TROPPO PRESTO! ! E adesso chissà quando se ne riparla, di carboidrati?

Rifatte Senza Glutine i (miei) minicrumble alla banana!

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E’di nuovo il 15 del mese, giorno in cui noi comunità di foodblogger proponiamo ricette facili da provare. Questo mese la ricetta è mia -il minicrumble alle banane- e mi sarebbe piaciuto ri-rifarla ma una dieta drastica e un viaggio di lavoro (scrivo dalla metro di Milano con il cellulare, sapevatelo) me lo hanno impedito.
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Date quindi un’occhiata alla carrellata di rifacimenti deliziosi delle amiche blogghine:
http:// http://lericettedellerifattesenzaglutine.blogspot.it/2013/02/rifatte-senza-glutine-il-crumble-di.html?m=1

Devo dire che all’inizio molte hanno un po’storto il naso xkè nn amano le banane….ma come si fa dico io a non amare le banane!????? Ma il crumble è un tale comfort food che con questo freddo, è come un caldo abbraccio consolatorio. Provate gente provate!!!!
Ci vediamo il 15 di marzo con la ricetta di Fabiana: l’Apple Pear Crisp http://fabipasticcio.blogspot.it/2011/03/apple-pear-crisp-per-la-fondazione.html?m=1

La Fata Zucchina – Verona

A Verona non c’è molta scelta, è vero….LA FATA ZUCCHINA è l’unico ristorante anche x celiaci in centro. Direi per fortuna!!

E’un posto gradevole e tranquillo dove anche la Pulce è stata buonissima :) (sul suo bel seggiolone di legno con i cuscinoni ovviamente fornito dal ristorante)
La cucina è a vista e ci sono delle facce simpatiche che ti servono al tavolo, cosa che non capita spesso….non ho chiesto ma credo che sia a conduzione familiare.
Il menu è biovegetariano e ci sono svariati piatti senza glutine, un celiaco ci cena abbondantemente!
Qui di seguito quello che abbiamo mangiato noi!

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INSALATA DI FINOCCHI E ARANCE

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LENTICCHIE ALL’UCCELLETTO

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IL PIATTO DEL PANE DEL CIRIACO :d

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MIGLIO AL CURRY E FUNGHI

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ZUPPA DI QUINOA E CREMA DI CARCIOFI

Sicuramente una cena leggera ma sostanziosa, e servita con il sorriso, cosa che non guasta! A me è piaciuto molto il miglio al curry.
La vera sorpresa è stata però il dolce senza glutine, veramente dulcis in fundo:

Una sorta di cheese cake con ricotta e mandorle, buonissima!!! e di cui sto cercando di estorcere la ricetta ;)

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TORTA DI RICOTTA E MANDORLE

In tutto (con il mio secondo glutinoso che ovviamente nn posto) abbiamo pagato 57 eur (Abbiamo preso un menu completo da antipasto al dolce – costa 29 eur + un altro antipasto + primo, acqua e vino.

Non so se torneremo a Verona, però mi piacerebbe avere una Fata Zucchina a Roma :D

 

Il cibo del demonio: i supplì alla nduja!

 

No, non ho dimenticato di togliere la carta assorbente rovinando la foto: è proprio che questa ricetta è così: NORANTE’, come dice il Ciriaco.Sappiate che nel momento in cui sto scrivendo questo post sono a dieta ferrea da 3 giorni, pensate la sofferenza. Però la devo assolutamente condividere!’G

La COLPA (bada bene, non il merito) della scoperta di queste bombe caloriche è della Temibile Vale, la quale un giorno mi ha segnalato questa rosticceria sotto casa nostra che ormai era diventata meta delle mie merende (parliamone: due supplì alla nduja di pomeriggio ti rimettono al mondo!) e questi supplì erano diventati una vera droga. Però il senso di colpa nei confronti del Ciriaco mi attanagliava e quindi, un sabato mattina, complice la visita dell’amica Annetta e del riso avanzato da un timballo che posterò a giorni, preparo questi cosi tremendi.

E’ facile, facilissimo.

per 6 supplì

100 g di riso (ho usato quello da risotto)

polpa di pomodoro ca. 150 g (ma anche di più, il sugo dev’essere tanto)

una fettina di nduja (marca MADEO senza glutine)

cipolla

olio

sale

mozzarella a tocchetti

pangrattato (ho usato Pandea)

olio per friggere (ma io uso sempre evo)

Facile, facilissimo: si prepara il soffritto di cipolla e vi si scioglie la fettina di nduja, finchè le cipolle non si ammorbidiscono e si colorano di rosso, dopodichè si aggiunge la polpa e il sale, e si cuoce il sugo normalmente.

Nel frattempo si cuoce il riso al dente. Una volta cotto si condisce con abbondante sugo e si lascia raffreddare. Nel mio caso, avendo usato il riso anche per il timballo, ho aggiunto del parmigiano ma ovviamente non è nella ricetta tipica del supplì (però ce stava eccome se ce stava!).

Una volta raffreddatosi il riso, si forma una base nell’incavo della mano, si aggiunge un pezzo di mozzarella e si chiude con un’altra base di riso, chiudendo tutto a palla.

AVVERTENZA: Bisogna stare attenti alle pulci di 9 mesi che stanno esplorando il mondo….

Ancora una volta, vanno lasciati riposare un pochino….anche solo 10 minuti. Poi gli si dà la forma che si vuole (schiacciati, allungati…come vi pare), si passano nel pangrattato, e si friggono finchè sono dorati.

Ragazzi, una cosa strepitosa: viene fuori un supplì piccantino all’aroma ndujoso….una cosa da sturbo!!!

 

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